Valutazione del rischio
Una valutazione del rischio comprende un’analisi dei rischi e una stima dei rischi. Nell’analisi vengono identificati i pericoli, mentre nella stima viene quantificato il rischio derivante da questi ultimi. Il termine «analisi dei rischi», tuttavia, viene spesso utilizzato per entrambi i concetti: identificazione dei pericoli e stima dei rischi.
Contatto
Cristina Benagli
Specialista VKF/AICAA, Ingegnere EKAS, Consulente in Sicurezza
Telefon: +41 91 961 83 75
E-Mail: cristina.benagli@safetycenter.ch
A seconda dei pericoli considerati, esistono approcci diversi per la relativa identificazione.
- Nel caso degli impianti di processi tecnici, viene utilizzato lo studio HAZOP (Hazard And Operability Study). Con questo metodo, non vengono riconosciuti soltanto i rischi derivanti dal processo chimico/termico, ma anche i pericoli che possono essere causati dall’errato funzionamento dell’impianto.
- Per l’esame dei macchinari o della totalità dei macchinari viene impiegata la norma SN EN ISO 12100 (Sicurezza del macchinario - Principi generali di progettazione - Valutazione del rischio e riduzione del rischio). Tale norma offre uno strumento di sostegno dettagliato nell’identificazione dei rischi, descrive i rischi che devono essere considerati dal costruttore, e contiene i principi di progettazione e un metodo per una costruzione e una riduzione del rischio sicure.
- Nell’ambito della direttiva ATEX, viene condotta un’analisi della fonte di accensione. Nel caso in cui le apparecchiature o gli impianti si trovino in atmosfere esplosive, devono soddisfare i requisiti per la rispettiva zona. Queste zone vengono definite nel Documento sulla protezione contro le esplosioni. Per quanto riguarda le installazioni, devono essere presenti i relativi certificati, ad es. i certificati di esame del tipo. Nel caso in cui vengano prodotte apparecchiature elettriche o non elettriche, deve essere effettuata un’analisi della fonte di accensione secondo quanto stabilito dalla direttiva 2014/34/UE. Tale analisi differisce a seconda della zona. La direttiva 2014/34/UE definisce per quale zona è applicabile un’analisi della fonte di accensione.
Per la stima quantitativa dei rischi sono presenti una matrice di rischio e un grafico dei rischi, i quali tengono conto della gravità dell’effetto di un pericolo e la probabilità che si verifichi.
- Per la classificazione generale del rischio utilizziamo la matrice di SUVA (66037.d.), da noi calibrata per l’industria di processo.
- Per quanto riguarda i pericoli che vengono resi sicuri con una misura di natura elettrica, utilizziamo i grafici di rischio indicati nella norma IEC 61511 (Sicurezza funzionale - Sistemi strumentati di sicurezza per il settore dell’industria di processo) o DIN EN 50156 (Equipaggiamento elettrico per forni ed apparecchiature ausiliarie). Questi grafici forniscono un livello SIL per la funzione di sicurezza.